Firenze non è solo una capitale delle arti, ma un grande laboratorio culturale capace di accogliere e formare studenti e artisti da tutto il mondo. E proprio il 5 febbraio la città ha dato il benvenuto cinquecento studenti americani nel Salone dei Cinquecento. Nel maestoso a Palazzo Vecchio, luogo simbolo della vita cittadina, il sindaco Dario Nardella, il console USA Benjamin Wohlauer e la presidente di Aacupi Portia Prebys hanno presieduto il Welcome Day, iniziativa annuale organizzata dalle Università americane a Firenze per accogliere le centinaia di giovani che decidono di trascorrere un periodo formativo in città, iscrivendosi a uno dei 42 programmi accademici per stranieri attivi sul territorio.
Firenze è la città d’arte per antonomasia: un intreccio di storia e bellezza che si snoda attraverso le piazze all’ombra degli edifici rinascimentali più maestosi al mondo, o lungo le biche brulicanti dei turisti che affollano le sue viuzze lastricate per visitarne i musei-simbolo. Ma non è tutto: il capoluogo toscano è un epicentro di creatività e di cultura in costante evoluzione, che parte da una prospettiva privilegiata – quella della città immersa nella storia – per interpretare presente e futuro.
A due passi dal Duomo, in via Cavour, una delle strade principali di Firenze, sorge Palazzo Niccolini, la sede della nostra scuola. Vi abbiamo già raccontato le storie che si sono avvicendate tra le sue mura, ma cosa sappiamo del grande drammaturgo toscano a cui questo edificio è intitolato?
Mi chiamo Kyriaki, vengo da Cipro e sono arrivata a Firenze nel 2015 per studiare danza all’Accademia Europea di Firenze. Se devo ricordare uno dei momenti fondamentali per il mio percorso di formazione qui in Italia, non posso fare a meno di pensare alla serata che ha segnato la conclusione del mio percorso di studi: un vero e proprio evento, l’“AEF Evening of the Arts: Dance, Opera and Fashion”, al Teatro della Compagnia, dove ho danzato e presentato delle coreografie, mentre Haelan Felton, collega della EKU, all’AEF per studiare Fashion, ha disegnato i costumi.
Vivere e studiare a Firenze, una città immersa nella storia e nell’arte, vuol dire sperimentare ogni giorno sulla propria pelle armonia e bellezza. Il logo di AEF rappresenta proprio questo senso di equilibrio, con la Cupola del Brunelleschi inscritta nel quadrato e nel cerchio dell’Uomo Vitruviano, e il lettering posizionato rispettando le proporzioni della sezione aurea.